Ecco, è proprio in questo senso dunque che va il progetto della Falegnameria dell’Attore Scuola di Recitazione Cinema e Teatro di Napoli, mettendo insieme lo studio della recitazione teatrale e di quella cinematografica, i principi della dizione e della respirazione scenica, l’improvvisazione, la tecnica, l’impostazione della voce, il ritmo, il lavoro sul corpo e sulla voce, insieme a seminari e workshop inediti per il settore, incentrati su uno speciale lavoro con psicologi ed artisti figurativi, oltrechè naturalmente con autori, attori e registi.
Sotto la direzione artistica di Gigliola de Feo, di formazione romana, allieva e poi assistente a Roma di Giulio Scarpati, La Falegnameria dell’Attore vuole essere uno straordinario laboratorio permanente, un work in progress di sè stessi e delle proprie potenzialità artistiche, caratterizzato dall’esplorazione di tutti i possibili percorsi che fanno l’attore.
Il lavoro sul personaggio, la recitazione che è creazione, produzione di qualcosa di diverso da sé, è l’obiettivo principale da raggiungere attraverso un percorso disciplinare che premia la capacità di immedesimarsi nel ruolo, nella storia, nel contesto da interpretare servendosi non solo della propria empatia ma anche di regole tecniche precise. L’uso della tecnica, infatti, diviene basilare per riconoscere quello dell’attore come un mestiere tal quale agli altri, un mestiere in cui occorre mettere in gioco se stessi filtrando sentimenti ed emozioni a beneficio del pubblico, ma in cui è necessario pure, allo stesso modo, servirsi di regole e criteri ben determinati per affrontare al meglio il proprio compito, via via sempre diverso.